I Draghi di Cadore

Era già da qualche settimana che l’amico Diego , con la sua immancabile pacatezza mi tentava per andare qualche giorno al Lago di Centro Cadore, c’ero già stato una volta senza grandi risultati ma vuoi la mancanza di viaggi all’estero vuoi la concomitanza del compleanno dell’amico Pietro mi sono fatto convincere senza troppa fatica.

Sapevo che non sarebbe stata facile, ma sapevo anche come dover affrontare la sessione di pesca che sarebbe durata 4 giorni. La possibilità di poter prendere un “vero gigante” mi stuzzicava e non poco.

Pietro insieme agli amici Ugge e Piffe erano arrivati il giorno prima e già mi avevano avvisato del meteo pazzo, e della poca e svogliata attività dei pesci.

Gasati ma stanchi dalla levataccia ci siamo scaraventati in pesca per la sessione del primo giorno, 10 ore solo 2 big followers.

Lago di cadore

Se il primo giorno lo abbiamo assorbito come “rodaggio” dal secondo abbiamo martellato duro

12 ore di pesca, alternando gli spot da esca piccola con spot da esca media, zero attività se non 2 slamate e un paio di tocche.

L’ansia incominciava a crescere, tanto da avere confronti a cena coi ragazzi sul modo di affrontare le pescate successive. Sapevo in cuor mio di pescare “bene” ma i risultati non arrivavano.

Non capivo se era questione di esche, colore, velocità di recupero o altezza in cui far lavorare l’esca, qualcosa non funzionava oppure semplicemente non arrivavamo su pesci “attivi”.

Ho sempre avuto l’umiltà di confrontarmi con tutti, giovani e meno giovani perché penso che in posti che si conoscono e frequentano poco bisogna saper ascoltare chi li batte da tempo…ma continuavamo a non catturare.

Terzo giorno il disastro…zero..il nulla più assoluto se non un’esca triturata senza aver sentito il benché minimo tocco.

Ormai ero rassegnato, stanco fisicamente e ancor di più psicologicamente ..quasi sull’orlo di una crisi di nervi.

Nel frattempo, per forza di cose sulla totalità delle barche in acqua sentivamo di catture davvero importanti. Anche i ragazzi seppur a fatica qualcosa portavano in barca ( un bel 106 ) ma slamavano i veri mostri…la disperazione era dentro di me e non sapevo come scacciarla se non lanciando le mie esche in attesa della tanto agognata botta in canna.

Quarto e ultimo giorno : ore 06,15 già in acqua..dopo 1 ora slamo un pesce tra gli 80 e 90 cm

Ormai sono depresso e rassegnato, non è la mia vacanza non riesco a svoltarla.

Diego ha una mangiata corta poi il nulla.

Sono le 11,30 fa caldo e non ce la faccio più.

Diego gentilmente mi chiede cosa voglio e fare e gli rispondo che mi sono rotto.

Tace, pensa per 30 secondi e poi mi dice “ dai ancora un’oretta e poi mangiamo “ ..mi lascio convincere e torniamo dopo un caffè a rilanciare come abbiamo fatto per un milione di volte sempre nello spot che avevamo individuato come “migliore “.

Sono le 12,30, fa caldo e sono esausto.

Pietro e gli altri ragazzi sono a 200m che lanciano imperterriti come ossessi. Io dichiaro l’ultimo lancio. Stessa tecnica, stessa esca, saltelli su fondo e pausa saltelli sul fondo e pausa.

Sono a 2 m dalla barca, un giro di manovella e la sconfitta è servita.

Fermo l’esca sul fondo e sento “TUMM” Sibilo tra i denti a Diego “ gli ha dato e non c’è rimasto”

Lui si gira mi guarda mentre sollevo l’esca dal fondo e sento un peso importante giù in acqua.

Ferro con le ultime forze fisiche e mentali che mi sono rimaste e ce l’ho.

Ci metto 2 secondi a capire che è grosso, è piantato e non si muove “Diego il guadino” ma lui è già li che smanetta x aprirlo.

Inizio a recuperare e mi assale l’ansia che si slami.

Tira come un demone ma io lo tengo e lo assecondo. Inizia a salire e quando vedo la sagoma e la coda che si gira e non finisce mai esclamo “ è grosso caxxo ! “

Lo porto finalmente in superficie , DIEGO è lesto come una faina a metterlo nel guadino ed io esplodo in urla e parole indicibili da farmi sentire fino a Cortina.

Esplode una gioia tra tutti noi, Pietro e i ragazzi accorrono per le foto e complimenti di rito. Io sono semplicemente stremato in preda ad un pianto isterico che a fatica trattengo.

Non ho mai fatto una fatica del genere nella mia carriera di Pikeman, non so se ho avuto dei meriti. Sicuramente qualcuno dal cielo ha guardato giù e mi ha concesso questa enorme gioia.

E STATO COME VINCERE LA Champions a tempo scaduto !

Un bellissimo luccio di 117 cm ora è ritratto nelle foto e me lo ricorderò per sempre come il più sudato

Vorrei ringraziare l’amico Diego ( senza la sua convinzione ero al Bar già da un po’ a leccarmi le ferite ) gli amici Pietro, Ugge , Piffe per la bellissima compagnia e tutti i ragazzi che ho incontrato dal “ vivo” dopo averli conosciuti sui Social.

Un PAIO di considerazioni :

Cadore ha dei veri e propri mostri, che attirano ormai pescatori anche dall’estero.

La pressione di pesca si sente, un regolamento “bizzarro” , qualche pesce padellato e il continuo abbassamento dei livelli di sicuro non fanno bene.

Sarebbe un peccato rovinare un gioiello del genere.

Mi auguro che chi debba gestire tutto ciò si metta una mano sulla coscienza e lo faccia nell’interesse globale dei pescatori che spendono dei bei soldi per venire li con tutto quello che ne consegue.

canarias fishing team Cadore relax

Arrivederci Cadore…perché i Draghi esistono per davvero !

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Strike Pro X-buster Sinking 17cm, 90gr è un’esca ibrida affondante tra una swimbait e una jerkbait. Un’esca incredibilmente versatile che...

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CWC
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Red Devil, Copper Pike, Blue Chrome OB, Black Silver RN, A17S, Black Silver OB, Hot Pike, Whitefish, Zombie Zander, Zombie Motoroil UV, Blodlaken, Smurfen, Punkargojan, Motorulven, Snaskarborren, Burgers Bird, Zombie Perch UV

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