Tutti gli anni quado arriva questo momento dell’anno mi sorge spontanea questa domanda…

Quand’è il momento di fermarsi e lasciar stare i miei amati esocidi?

Premettendo che nel rispetto delle regole mi adeguo al periodo di chiusura imposto dalla legge, mi ritrovo sempre con questo dubbio amletico.

Nel paese delle mille contraddizioni come il nostro non è facile districarsi nel ginepraio delle innumerevoli date fornite delle varie province. E a volte ci si ritrova ad avere province confinanti con spazi temporali importanti tra loro pur parlando di corsi d’acqua che scorrono tra di esse come per esempio tra Milano e Pavia tanto per citarne uno a me caro. Perché se il luccio è in frega e quindi chiuso nella Provincia di Milano, posso pescarlo nello stesso corso d’acqua in provincia di Pavia per altri 15 giorni??? Misteri Italiani…

 

Partendo sempre dal presupposto dell’onestà intellettuale di ognuno di noi, il buonsenso dovrebbe farla da padrone sempre.

Negli ultimi 10 anni avendolo pescato prevalentemente in Svezia avevo ormai individuato il periodo riproduttivo che andava solitamente da meta aprile a metà maggio, avendo a disposizione “un mare” in cui poter pescare non era difficile per me cambiare spot e lasciarli tranquilli nelle loro faccende amorose.

Vero è che mi è capitato di trovarli in frega anche a giugno inoltrato. Per fortuna la natura fa ancora il suo corso e qui vorrei ritornare ai periodi di chiusura nel nostro paese.

Se è vero, che ogni spot ha il suo clima, le proprie regole dettate dal corso dei secoli chiudere la pesca al luccio al 31 dicembre mi sembra un po’ prestino come d’altronde riaprirla al 1° aprile.

Non si può uniformare tutto il paese…

Non si può uniformare tutto il paese proprio x le differenze climatiche oggettive presenti (un luccio trentino non andrà mai in frega nello stesso periodo di un luccio siciliano) ma posticipare la chiusura e la riapertura potrebbe avere una logica per la salvaguardia della specie.

Ho l’impressione (e parlo per l’esperienza maturata negli spot che frequento) che si smetta e ricominci troppo presto.

Parliamo di un pesce super delicato, che andrebbe tutelato col NO-KILL senza se e senza ma, di un regolatore della fauna ittica importantissimo e nel caso dell’Esox Cisalpinus di una specie orgogliosamente riconosciuta a livello mondiale invidiata da tutti.

 

Esistono sempre delle alternative.

Esistono ottime alternative divertenti, quindi se abbiamo un minimo d’esperienza quando arriva il fatidico momento non disturbiamoli e passiamo oltre, a nessuno piacerebbe essere importunato quando si è affaccendati in imprese amorose 😊

In sostanza mi sento di dire, se lo ami lascialo amare!

Tight lines

 

Un ringraziamento a Mr. Carlo Bagattini del Team BFT ITALY per le foto

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